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Natura 2000Life

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Curiosità

L'AMBIENTE del Cervus elaphus corsicanus è costituito da fitte boscaglie arbustive e arboree della macchia mediterranea, da boschi cedui e da fustaie di leccio, sughera e roverella, interrotti da circoscritti spazia aperti, chiarie, greti di torrenti, radure pascolative ecc. Le vaste e ininterrotte superfici sono essenziali al cervo che non colonizza le ristrette aree, pur se boschive.

Il bramito è una caratteristica emissione acustica effettuata dai maschi dominanti (riproduttori) nel corso del periodo degli amori, un caratteristico richiamo rauco e prolungato.

Il censimento al bramito, introdotto in Norvegia e perfezionato in Italia nelle Foreste Casentinesi è una delle metodologie di censimento maggiormente utilizzata per il cervo (soprattutto in presenza di elevata copertura vegetazionale).

In quali territori sopravvive il Cervus elaphus corsicanus ? Quali sono gli areali di distribuzione degli individuiQuanti km coprono con i loro spostamenti ?  Rispondendo a queste domande, si definisce la Distribuzione della specie.  La distribuzione è sempre stimata (in modo più o meno preciso secondo il metodo utilizzato e gli anni di monitoraggio effettuati)

Nella mitologia classica il cervo fu considerato sacro ad Artemide greca e alla dea romana della caccia, Diana, raffigurata con accanto statue di cervo e guerre, pesti e castighi avvennero in relazione ad uccisioni di cerve sacre alla dea.

Una minaccia è un fattore (interno od esterno all'habitat) che altera le possibilità di sopravvivenza, riducendole al punto da minacciare la stessa esistenza della specie.  Una specie sotto tutela,  può godere di un tentativo di rimozione od attenuazione delle minacce da parte dell'uomo, e di una maggiore attenzione verso gli individui.

 

Natura 2000 è la rete di zone naturali protette dell'UE istituita nel quadro della direttiva Habitat del 1992, il cui obiettivo è la tutela delle principali aree naturali e faunistiche europee. Comprende Zone Speciali di Conservazione (ZSC), designate dagli Stati membri ai sensi della direttiva Habitat, e Zone di Protezione Speciale (ZPS) designate dagli Stati membri ai sensi della direttiva Uccelli del 1979.

Si parla di origni quando si investiga sulle cause e concause che hanno portato una specie a stabilirsi in un particolare territorio, come quello delle due isole Sardegna e Corsica nel caso della sottospecie Cervus elaphus corsicanus. Esistono due ipotesi sull’origine del Cervo sardo-corso.

Le corna, presenti solo nel maschio, vengono dette “palchi”, “armatura”, “trofeo”, differiscono da quelle del cervo europeo per le dimensioni, raggiungendo una lunghezza massima di 70 cm ed un peso di circa 1 kg per asta, rispetto agli oltre 8 kg della specie nominale. Le ramificazioni risultano più semplici, si hanno generalmente 4 o 6 punte contro le 16 – 24 del cervo europeo. Sono prive della caratteristica corona, mentre la parte terminale dell’asta presenta una formazione allargata e tendente ad appiattirsi, fino a dare una forma finale a forcella.

Nell'ambito di un programma di immissione in natura di esemplari di Cervo sardo, è necessario dotare gli animali (che verranno rilasciati in una certa area) di sistemi di monitoraggio della posizione, in grado di valutarne la dispersione e la sopravvivenza nel territorio.

Il cervo è una specie poliginia e si accoppia con più femmine per annata costituendo gli harem.