Azione C5: Realizzazione punti di abbeverata, prati, seminativi
Date le grandi dimensioni corporee, i suoi fabbisogni nutritivi piuttosto elevati, gli ampi spazi vitali a lui necessari, la notevole mobilità e la tendenza alla gregarietà fanno del Cervo una specie particolarmente impegnativa sotto il profilo dell’impatto provocato (o provocabile) sugli ecosistemi forestali e sulle colture agricole.
In questo contesto i miglioramenti ambientali vanno quindi assumendo un ruolo importante nella gestione complessiva del territorio e delle sue componenti. Nel caso specifico uno degli obiettivi della realizzazione dei citati interventi è costituito dalla necessità di rendere disponibile alla popolazione del cervide un’adeguata offerta alimentare, evitandone l'insediamento nelle aree a maggior vocazionalità agricola. I territori interessati sono prevalentemente disabitati: ad esempio tutta la Provincia dell’Ogliastra conta circa 50.000 abitanti.
I territori interessati da miglioramenti ambientali ricadenti in aree gestite dall’Ente Foreste della Sardegna (la maggior parte degli interventi in Sardegna), saranno interessati da una programmazione forestale specifica anche negli anni futuri, è in corso di realizzazione la Progettazione Forestale Particolareggiata. I territori ricadenti in Oasi o SIC hanno già nei loro Piani di gestione idonee misure di gestione.
In considerazione di tutto ciò, verranno individuate, all’interno delle aree di reintroduzione, delle zone da destinare alla semina di colture a perdere, soprattutto per fornire un supporto alimentare nei mesi autunnali e invernali. L'intervento interesserà piccole superfici, da un minimo di 1000 a un massimo di 5000 mq.
Al fine di evitare l'allontanamento dei cervi dalle oasi di reintroduzione è necessario adeguare il carico reale degli ungulati e di bestiame domestico a quello potenziale dell'areale in riferimento alle risorse trofiche presenti. A tal fine si rende indispensabile la realizzazione di miglioramenti ambientali quali la realizzazione dei prati pascolo, seminativi a perdere, imboschimento per migliorare la disponibiltà alimentare, punti di abbeverata ed incrementare le aree di rifugio e di protezione.
L'azione prevede dunque l'installazione di sistemi di dissuasione per allontanare i cervi dalle colture di pregio e limitare così i danni economici e le conseguenti tensioni con la popolazione residente.
Si pensa di realizzare inoltre, erbai e seminativi a perdere in zone limitrofe in modo da offrire alternative di alimentazione ai cervi.
I dispositivi che si intende utilizzare sono di due tipi:
1) I dissuasori acustici sono alimentati da pannelli solari e vengono posizionati sui bordi dei campi aperti coltivati con colture di interesse economico, come vigne e colture foraggere, montati ad altezza di cervo su dei pali. Si attivano all'avvicinarsi degli animali ad una distanza di 15-20 metri. I dissuasori acustici emettono 20 tipi di rumori per evitare l'assuefazione dei cervi.
2) Le reti elettrificate devono essere utilizzate a difesa delle colture di pregio.