Proseguono i rilasci nelle aree di ripopolamento
Proseguono le attività di cattura e trasferimento di esemplari di Cervo sardo-corso nell'ambito del progetto One deer two Islands finanziato dall'Unione Europea con i fondi del programma LIFE. Partner dell'Ente Foreste in questo ambizioso progetto sono: Provincia Medio Campidano, Provincia Ogliastra, ISPRA, Parco Regionale della Corsica. Saranno in tutto 80 i cervi rilasciati per il ripopolamento in Sardegna (40 nel SIC Supramonte e 40 nel SIC "Monti del Gennargentu") ed ulteriori 40 cervi per la Corsica: sinora già 50 i rilasci effettuati in Sardegna e 10 in Corsica.
La preparazione per il rilascio
Il rilascio di cervi in un'area presuppone la cattura di alcuni esemplari in un territorio dove la popolazione del Cervo è sufficientemente stabile e resistente. Gli individui da trasportare sono adulti, giovani e sani, con la massima resilienza (capacità di adattamento) che gli permetterà di adattarsi facilmente nel nuovo territorio di destinazione, sopportando lo stress del viaggio.
Come tutti i cervi catturati e traslocati nell'ambito di questo progetto, ogni animale è sottoposto a controllo sanitario oltre a misurazioni biometriche e prelievi ematici per le analisi su malattie batteriche, virali, parassitarie etc. Il progetto One deer two Islands prevede aree di ripopolamento sia in Corsica che in Sardegna, più alcune attività di rimescolamento delle popolazioni già presenti nelle due isole, per favorirne la ricchezza genetica.
Catture e rilasci per il ripopolamento delle aree
Il 30 marzo scorso sono stati catturati cinque esemplari (quattro femmine ed un maschio) provenienti dall'areale di Guspini-Montevecchio che, secondo il programma, dovevano essere trasferiti in Corsica, per ripopolare l'area SIC francese Massif du Rotondo - una delle aree-obiettivo per le azioni del progetto. Uno dei punti di forza di questo progetto LIFE è infatti la collaborazione Sardegna-Corsica per ripopolare le aree protette individuate, attraverso il trasporto in loco di cervi catturati nei siti ove la specie era sopravvissuta in natura. Il risultato finale sarà una maggiore varietà genetica (che garantirà popolazioni più forti e capaci di colonizzare il territorio da ripopolare) ed un incremento del numero di zone popolate da questa preziosa specie (Cervus elaphus corsicanus).
Imprevisti e soluzioni
A causa dell’interruzione del trasporto marittimo verso la Corsica, dovuto alle pessime condizioni meteo nei giorni dal 30 marzo al 1 aprile (forti venti di maestrale) si è dovuto procedere al cambio di destinazione per questi animali, che erano già stati preparati al trasferimento dai tecnici dell'Ente Foreste: la trafila era stata troppo impegnativa per non concludersi con un tempestivo rilascio (dopo catture, esami medici, permanenza nei recinti appositamente studiati per un trasporto senza traumi).
Pertanto il 30 marzo i cinque cervi sono stati liberati nei boschi di Seui - all'interno del Sito di Interesse Comunitario (SIC) Monti del Gennargentu: si tratta di un areale nel quale, sempre nell'ambito di questo progetto, erano già stati rilasciati altri nove animali. Quattro di questi cervi sono stati dotati di radiocollare per il monitoraggio degli spostamenti.